23 marzo 2021
Su Age and Ageing (British Geriatrics Society) i risultati del progetto My-AHA
DALLE APP UN AIUTO PER PREVENIRE IL DECLINO COGNITIVO
Prevenire la fragilità aiuta a mantenere una buona qualità di vita: lo conferma lo studio di 18 mesi su 200 persone over 65
LO STUDIO CLINICO DI VALIDAZIONE DELLA PIATTAFORMA MY-AHA
Dopo uno screening iniziale di alcune migliaia di persone in Italia (Università di Torino), Giappone (Università di Tohoku), Spagna (Istituto GESMED di Valencia), Austria (Johanniter Inst. di Vienna) e Australia (Università della Sunshine Coast), sono stati selezionati 200 soggetti di età maggiore di 65 anni in condizione di pre-fragilità fisica, cognitiva o psicosociale.
Le persone selezionate, divise in due gruppi, hanno partecipato per un periodo complessivo di 18 mesi allo studio clinico di validazione della piattaforma My-AHA, coordinato dal prof. Innocenzo Rainero, della Clinica Neurologica del Dipartimento di Neuroscienze UniTo, Città della Salute e della Scienza di Torino, responsabile del workpackage clinico del progetto.
I partecipanti di entrambi i gruppi hanno caricato sui loro smartphone le app My-AHA, e sono stati costantemente monitorati mediante la piattaforma tecnologica sviluppata per il progetto e delle visite regolari per valutarne l’attività fisica, cognitiva e sociale, l’alimentazione e il sonno.
Il primo gruppo (di controllo) è stato seguito secondo i normali standard assistenziali, mentre il secondo ha ricevuto anche l’intervento multifattoriale della piattaforma My-AHA: 100 soggetti hanno quindi utilizzato delle app con “giochi” per stimolare le funzioni cognitive e programmi per incoraggiare l’attività fisica. Inoltre, i partecipanti del secondo gruppo sono stati coinvolti in attività sociali (gite, visite ai musei, occasioni conviviali) e incentivati ad adottare una corretta alimentazione e una appropriata igiene del sonno.
“Dopo 12 mesi abbiamo comparato i risultati dei soggetti che usavano regolarmente le diverse app con quelli del gruppo di controllo. Questi ultimi - spiega il prof. Innocenzo Rainero - hanno dimostrato al termine dello studio un peggioramento significativo della qualità di vita, misurato con una apposita scala dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al contrario, i soggetti nel gruppo ‘attivo’ hanno mantenuto una buona qualità di vita e la differenza tra i due gruppi, come indicano i dati pubblicati su Age and Ageing, è risultata statisticamente significativa. Inoltre - continua il prof. Rainero - i soggetti che hanno utilizzato la piattaforma e gli interventi suggeriti da My-AHA dimostrano un significativo miglioramento del tono dell’umore e del comportamento alimentare: due parametri molto importanti per la prevenzione delle patologie correlate all’età”.
“Questo studio - aggiunge il coordinatore del progetto, il prof. Alessandro Vercelli - conferma che, se si interviene precocemente, è possibile mantenere una buona qualità di vita nelle persone anziane, prevenendo o rallentando l’evoluzione delle malattie neurodegenerative che causano demenza. Ancora, conferma che per prevenire la malattia di Alzheimer e le demenze correlate è necessario intervenire su diversi fattori di rischio, inclusi l’attività fisica, la funzione cognitiva, lo stato psicologico ma anche l’isolamento sociale. Un precoce intervento su più ambiti - conclude il coordinatore del progetto My-AHA - sembra essere la strada maestra per prevenire le demenze. Lo studio dimostra inoltre che la tecnologia della informazione e comunicazione (ICT) può essere di grande aiuto nell’assistenza dell’anziano”.
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2 settembre 2020
I risultati in breve del progetto My-AHA
CORDIS - Risultati della ricerca dell'UE
Gli anziani sono inclini alla fragilità, ma è difficile valutare il rischio e prevenire il deterioramento. Un nuovo sistema individua i pazienti a rischio e fornisce consigli individuali per supportare un invecchiamento sano e attivo.
This deliverable D2.14 updates relevant primary end-user and secondary stakeholder requirements from D2.5.
A sample of 20 additional primary end-users (older adults with and without frailty) have been interviewed about different aspects of prevention (physical, cognitive, social and psychology domains, incl. topics like nutrition, depression, falls) as well as very relevant technology related topics like data privacy and protection, control and trust. Further, an additional set of 10 relevant secondary stakeholders (policy builders, health insurance, industry company, physician, NGOs, physiotherapists, professional care givers, nutritionist and ergo therapist) has been interviewed in detail regarding their attitudes towards the topics and domains mentioned above. Perspectives of primary and secondary stakeholders will be contrasted and negotiated for the design of my-AHA. In addition, we conducted a regression analysis for the quantitative data material
collected in D2.5 in order to identify relevant factors predicting health technology use in older adults.
Finally, implications for the design of my-AHA were derived from qualitative and quantitative results presented in this deliverable.